SPORT NEL MONDO
AUSTRALIAN FOOTBALL
Australian football è lo sport nazionale australiano e l'attività atletica di gran lunga più praticata e seguita in Australia.
Viene giocato fra due squadre di 18 giocatori (con quattro giocatori di riserva con sostituzioni volanti) sui campi di cricket o altri campi in erba sempre di forma ovale. Questi campi variano nelle dimensioni: possono essere lunghi fino a 185 metri, e larghi fino a 155, dunque rappresentano i campi da gioco più grandi di tutti quelli usati nelle diverse forme di football: quasi quattro volte più grandi di un campo di calcio. Il gioco inoltre si caratterizza per il movimento veloce e libero della palla: non c'è il fuorigioco.
Il regolamento del gioco fu codificato nel 1859, anche se si giocarono partite importanti fra università importanti nahce prima di queste.
Nel 1877 fu organizzata la Victorian Football Association con 12 squadre e nel 1897, sempre nello Stato del Victoria, si costituì la Victorian Football League con 8 squadre. Nel 1989, dopo l'adesione di squadre degli altri stati, la VFL si trasformò in Australian Football League (AFL), diventando finalmente lega nazionale.


Regolamento:
Il campo è di forma ovale. Le dimensioni sono: lunghezza (asse maggiore) da 135 a 185 metri; larghezza (asse minore) da 110 a 155 metri. Il motivo di questa escursione nelle misure perchè in questi campi viene giocato anche il cricket.
Gli atleti in campo sono 18 per squadra, minimo di 14 giocatori, più quattro riserve da utilizzare durante la gara per cambi senza limite di numero, in più un giocatore può essere sostituito più volte.
La partita dura 80 minuti semi-effettivi di gioco, divisi in 4 periodi da 20 minuti con intervalli di 20 minuti tra secondo e terzo periodo, e infine di 6 minuti per gli altri intervalli. L'inizio e la fine dei periodi, così come i minuti mancanti al loro inizio, sono segnalati da un sistema di suoni di sirena.
Il pallone è ovale, più allungato e più pesante di quello usato nel Rugby.
In passato la scelta del pallone prima di una partita era sancita dal regolamento ufficiale: la squadra di casa presentava all'arbitro un minimo di due palloni, che dopo i controlli di rito venivano sottoposti all'attenzione del capitano della squadra ospite, il quale sceglieva la palla che sarebbe stata usata in partita.
Attualmente sono utilizzati più palloni: Nelle partite diurne si usa un pallone di colore rosso, mentre in quelle notturne se ne usa uno di colore giallo.
I giocatori possono passarsi il pallone in due modi: con un calcio, il kick, o con un passaggio alla mano, una handball. un handball è il lancio del pallone, tenuto su di una mano, e colpito con l'altra chiusa a pugno. Ogni altro modo di passarsi la palla è vietato, a meno che non sia fortuito o costretto dalla situazione di gioco.
Non esiste fuorigioco: i passaggi possono avvenire in ogni direzione, e i giocatori possono disporsi sul campo a loro piacimento.
Alle due estremità del campo (asse maggiore) sono piazzati 4 pali, ciamati posts, che vanno a formare le porte: 2 pali centrali più lunghi, goal posts, e 2 laterali più corti, behind posts. Questi pali sono disposti in linea retta ad una distanza di 6.4 metri l'uno dall'altro. La linea tra i pali centrali viene chiamata goal line; quella tra un palo centrale ed uno laterale viene chiamata behind line.
Un calcio che mandi il pallone nella porta centrale avversaria è un gole vale 6 punti; in una delle porte laterali è un behind, e vale 1 punto.
Se il pallone viene toccato da un qualsiasi altro giocatore, o viene giocato con la mano, o viene portato direttamente in una qualsiasi porta, vale sempre un behind anche se il pallone entra tra i pali centrali.
Non esiste autogoal: se un giocatore, volontariamente ed al solo scopo di ritardare il gioco, calcia o gioca di mano un pallone in una delle proprie porte viene accordata una punizione nell'area antistante le porte goal square alla squadra avversaria; se un giocatore tocca il pallone in una qualsiasi delle proprie porte, senza la chiara intenzione di perdere tempo, ma solo per impedire un goal agli avversari, viene accordato solamente un rushed behind.
Se il pallone calciato colpisce i pali centrali, viene accordato un behind; se colpisce i pali laterali, il pallone viene considerato uscito dal campo.
Dalla base dei goal posts è tracciato un rettangolo, il goal square, della lunghezza di 9 metri. Da questo rettangolo avviene la rimessa in gioco della palla dopo un behind, da parte della squadra che lo ha subito.
Davanti a ciascuna zona delle porte è tracciata una linea ad arco, la linea dei 50 metri. Essa ha il solo ruolo di indicare tale distanza dal centro della goal line alla linea stessa. Nella competizione precampionato ai goal segnati al di fuori di questo arco vengono assegnati 9 anziché 6 punti.
Al centro del campo è tracciato un quadrato, detto centre square. Al centro di tale quadrato vi sono due cerchi concentrici: il centre circle, del diametro di 3 metri ed uno outer circle, del diametro di 10 metri. Entrambi i cerchi sono divisi in due da una linea tracciata parallelamente alle goal lines. All'interno del centre square avvengono le riprese del gioco all'inizio di ciascuno dei quattro periodi e dopo la segnatura di un goal.
Se un giocatore prende al volo una palla calciata da almeno 15 metri di distanza gli viene accordato un mark: non può essere placcato e ha diritto a un tempo minimo per decidere come giocarla.
Al contrario, se un giocatore viene placcato, deve liberarsi della palla non appena ne ha la possibilità; se non lo fa viene punito per trattenuta.
Se un giocatore invece non ha fisicamente la possibilità di passare la palla, perché bloccato da un avversario, essa viene rimessa in gioco dall'arbitro, facendola rimbalzare o semplicemente lanciandola in alto se il terreno è troppo fangoso.
Se in possesso del pallone, un giocatore deve farlo rimbalzare, o toccarlo con la punta del piede, o poggiarlo a terra ogni 15 metri percorsi.
Se la palla viene lanciata o calciata volontariamente fuori dal terreno di gioco, viene rimessa in gioco dalla squadra avversaria, con le mani o calciandola, se invece termina fuori a seguito di un contatto involontario, viene rimessa in gioco dall'assistente di linea degli arbitri, con un lancio all'indietro.
Dopo la segnatura di un goal il gioco riprende con un rimbalzo al centro. Solo 4 giocatori per squadra sono ammessi all'interno dell'area di rimbalzo al momento del lancio.
I contatti, anche, sono soggetti a regole ben precise: è vietato calciare un avversario, fargli uno sgambetto, placcarlo al di sopra delle spalle o spingerlo da dietro mentre sta saltando. L'infrazione di ciascuna di queste regole è punita con un calcio libero, ma non sono previste punizioni disciplinari immediate; non esistono ammonizioni o espulsioni, i giocatori colpevoli vengono segnalati dagli arbitri alla commissione disciplinare.
Se ritenuti colpevoli dal tribunal i giocatori sono squalificati per uno o più turni e vengono loro assegnati punti di demerito che verranno tenuti in considerazione in caso di future infrazioni.
Se un giocatore non lascia giocare l'avversario dopo la concessione di un calcio di punizione, o lo colpisce dopo che il gioco è stato fermato, protesta platealmente contro la decisione degli arbitri o calcia il pallone al di fuori del terreno di gioco per prendere tempo, la sua squadra viene punita, facendo battere il calcio 50 metri più avanti; se il fallo avviene entro l'area di 50 metri dalle porte, il calcio viene battuto dalla goal square.

Come in tutti gli sport anche queste partite hanno arbitri, nello specifico le partite sono dirette da tre arbitri, che sorvegliano ciascuno una parte di terreno e che si scambiano regolarmente di posizione. Due assistenti di linea e due giudici di porta coadiuvano gli arbitri nello stabilire rispettivamente se il pallone è uscito dal campo e se ha varcato la linea di porta.
Il giudice di porta segnala il punteggio in modo caratteristico, che è diventato uno degli emblemi di questo sport. Per convalidare un goal alza entrambi gli avambracci ad angolo retto rispetto al corpo, mostrando entrambi gli indici ed in seguito sventolando due bandierine;
per convalidare un behind alza un solo avambraccio, mostrando un solo indice e sventolando una sola bandierina. Nel caso l'arbitro esegua un overrule, cambi cioè la decisione del giudice di porta, quest'ultimo segnala il cambiamento di punteggio nel modo seguente: si pone al centro della goal line, incrocia le bandierine al di sopra della testa, e subito dopo indica il nuovo punteggio in uno dei modi descritti.

© Sport nel Mondo 2012, Samuel Sinicato