IL CALCIO

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LA STORIA DEL CALCIO

Molte delle società calcistiche protagoniste degli albori del calcio moderno nacquero come società polisportive che prevedevano sezioni differenti per le diverse discipline praticate, che andavano dall'atletica leggera (erano gli anni dei primi Giochi olimpici moderni ideati da Pierre De Coubertin), alla ginnastica, al polo, al cricket. I primi tornei di calcio, infatti, venivano organizzati dalle Società di Ginnastica, come il torneo FNGI. Inoltre, molte tra le attuali Società che praticano il calcio nacquero dalla fusione o trasformazione di preesistenti associazioni calcistiche. Il diritto di primogenitura nel calcio italiano è da sempre rivendicato dal Genoa, fondato ufficialmente nel 1893 ma in qualche modo attivo senza crismi di ufficialità già dal 1890.

Con la diffusione della disciplina del calcio divenne sempre più urgente creare delle regole certe e, naturalmente, queste vennero per lo più importate dall'Inghilterra. La pubblicazione del primo regolamento del calcio in Italia apparve nel 1895 a Udine ed è dovuto agli ambienti ginnastici. A questo regolamento, che rifletteva correttamente lo spirito e la forma del gioco praticato in Gran Bretagna, si aggiunse un testo di Francesco Gabrielli, che nel 1896 scrisse il primo manuale italiano sul nuovo sport. Il primo torneo di calcio in Italia, disputato nel 1896 a Treviso.

Il calcio è uno sport di squadra nel quale si affrontano due squadre composte ciascuna da undici giocatori usando un pallone sferico all'interno di un campo di gioco rettangolare con due porte. Il gioco è regolamentato da una serie di norme codificate e il suo obiettivo è quello di segnare più punti (detti gol o reti) dell'avversario, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria.